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Come Realizzare Sacchetti Porta Regalo

Realizzo questi sacchetti ormai da svariati anni e per ogni ricorrenza, a seconda della grandezza del regalo che andranno a contenere taglio la carta più o meno grande ed a seconda dell’evento cambio i colori ed il soggetto della decorazione.

Tutorial, occorrente:
Carta da pacco (io uso il rotolo così se devo creare un sacchetto maxi non ho problemi di grandezza)
Filo di cotone per cucire in tonalità a contrasto con la carta
Macchina da cucire (OPZIONALE: ho insegnato a fare questi sacchetti ad una mia amica che non ha la macchina per cucire e lo fa a mano con un punto simile a quello “erba”, il risultato è fantastico!)
Perforatore per creare l’occhiello del manico (OPZIONALE: fino a quando non l’ho acquistato ho sempre disegnato a matita e ritagliato con forbicine a punta sottile)
Timbri ed inchiostro in tono con il filo di cotone (anche questi OPZIONALI, dipende dal soggetto scelto, a volte impagino dei soggetti con il software di impaginazione e poi li stampo direttamente sulla carta pacco e se il sacchetto è più grande del formato A4 della stampante, opto per lo scrapbooking – soggetti ricavati da vecchie pagine di quotidiani o libri – uso gli acquerelli… insomma, non c’è limite alla fantasia).

REALIZZAZIONE
Ho tagliato 2 fogli di carta nella dimensione desiderata, li ho accoppiati ed ho cucito 3 lati su 4 creando il sacchetto.
Con il perforatore ho ricavato “l’occhiello-manico”.In questo caso ho scelto un cuore, ma ho sperimentato anche la farfalla, il coniglio. Scegliete ciò che più Vi aggrada e non abbiate timore di usare le forbicine se non avete il perforatore, io l’ho fatto per anni.
Questo passaggio è opzionale, ho unito con una cucitura i due cuoricini residui tal taglio della carta per il foro dell’impugntura, lasciando del filo di cotone da entrambi gli apici esterni ed ho fermato questo “charm” sull’apice destro della borsina.

A questo punto sono passata alla decorazione finale: ho apposto “il marchio di fabbrica” sul retro del sacchetto – mentre sul fronte ho personalizzato con una scritta in tema.

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Come Sfruttare gli Insetticidi Naturali

In mancanza di D.D.T. potete sempre far ricorso a certe piante che hanno dimostrato la loro efficacia contro parecchi nemici.

Conoscete per esempio il tagete, che si chiama anche «garofano d’India» dai petali gialli, arancioni o picchiettati di bruno, che diffonde un forte odore pepato e muschiato e che può disturbare certi olfatti sensibili? ,
In Africa, se ne intrecciano delle ghirlande messe a seccare nelle case per allontanare le mosche. Perché non provare anche voi questa bella ricetta colorata?
Se si fanno bollire le foglie di tagete, si ottiene un decotto che, utilizzato polverizzandolo sulle piante del giardino, allontana i pidocchi, i bruchi ed altri nemici nascosti sotto terra come gli aleuroni e i nematodi. D’altronde, in giardino, avete tutto l’interesse a coltivare i garofani d’India perché le loro radici emettono delle sostanze che impediscono la proliferazione dei funghi e delle lumache: sono veramente la panacea universale! E saprete tutto quando ricorderete che queste sostanze hanno anche la proprietà di non piacere alle erbacce che preferiscono allontanarsi e installarsi in un altro territorio!

Il geranio «rosato» (Pelargonium graveolens) ha delle foglie molto ritagliate che evocano piuttosto una felce che le foglie del geranio tradizionale. Il loro odore ha una forte dominante di melissa e disturba sovranamente mosche e zanzare: piantatelo sul bordo della finestra come si fa d’altronde nel Mezzogiorno e nelle Lande. Questi gerani dal profumo tanto particolare possono essere collezionati, perché ne esistono parecchie varietà dagli odori molto diversi.

Le ortiche hanno molti difetti, tra gli altri quello di bruciare dolorosamente la pelle, ma possono giocare un ruolo molto efficace contro i pidocchi a condizione di farle fermentare per ottenere lo scolo di ortiche. A questo scopo, bisogna riempire un recipiente abbastanza alto (tipo fusto o barile) di foglie di ortiche e aggiungervi dell’acqua fino al bordo. Fin dal secondo giorno, le ortiche fermentate sono utilizzabili come strumento di lotta preventiva contro i pidocchi. Inoltre, questo liquido, molto ricco d’azoto, è un meraviglioso concime naturale.

Le pulci detestano l’odore delle foglie fresche di pomodoro, così come le mosche. Coltivate dei pomodori sul davanzale della finestra: non hanno bisogno di molta terra per svilupparsi e possono perfettamente crescere in vaso.

Il limone, per il suo odore, fa scappare le formiche (particolarmente quando è ammuffito!). Utilizzatene il succo per cospargere tutto quanto potrebbe essere alla loro portata.

Quanto all’aglio, certi giardinieri affermano che basta piantarne qualche spicchio sotto le piante amate dai pidocchi per vederli disertare.

Preparerete una ricetta ancora più efficace contro questi neri nemici del giardino, sbucciando degli spicchi d’aglio freschi ai quali mescolerete una cucchiaiata di schegge di sapone di Marsiglia, il tutto messo a bagno per una notte nell’acqua calda. L’indomani, polverizzerete questo decotto sulle piante attaccate e vedrete fuggire i pidocchi (e forse fuggirete voi stessi perché l’odore è veramente temibile!). Ricominciate questo trattamento parecchie volte, perché si dimostri efficace.

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Come Coltivare Funghi in Casa

Se coltivare i funghi in casa è una delle vostre aspirazioni e non temete di cimentarvi nella realizzazione di una piccola fungaia fai da te, allora siete al posto giusto. Con questa breve guida vi daremo qualche utile consiglio per avviare una piccola produzione di funghi, in casa o in giardino.

 

 

COSA SERVE PER INIZIARE

Per poter coltivare i funghi in casa avrete bisogno di un briciolo di organizzazione e di pochi elementi base, quali:

Una cassetta di legno a bordo alto, come quelle usate per la frutta o per la verdura.

Un sacchetto di plastica nero per foderare l’interno della cassetta.

Del substrato, ovvero del terreno colturale composto da una miscela di letame molto maturo, paglia, foglie e scarti vegetali secchi in quantità adatte per riempire la cassetta.

Circa 2 kg di terra fine non troppo acida, corretta con un pugno di polvere di gesso, che dovrete sterilizzare in forno ad una temperatura di 80° C. Si raccomanda di non superare la temperatura consigliata altrimenti verranno uccisi anche i batteri buoni utili allo sviluppo del micelio.

Una quantità di circa 30 gr di micelio di fungo che trovate in qualsiasi consorzio agrario o negozio per l’agricoltura e per il giardinaggio. Sono disponibili diverse tipologie di micelio come lo Champignon, i Pioppini, i Pleurotus a seconda di quello che volete coltivare.

 

PROCEDIMENTO

Lavate con molta attenzione la cassetta e una volta asciugata per bene foderatene l’interno con il sacchetto nero, coprendo ogni spazio e lasciando un lembo più lungo in modo da utilizzarlo come copertura. A questo punto prendete il substrato che avete miscelato precedentemente e versatelo nella cassetta compattandolo, per non lasciare spazi di aria, fino a 5 cm dal bordo superiore. Bagnate bene con acqua tutta la superficie, coprite con il lembo del sacchetto nero e fate riposare per due settimane in modo che eventuali processi di fermentazione si esauriscano.

Trascorse le due settimane dovrete porre il micelio da voi scelto all’interno di alcune buchette, profonde 3-4 cm, che procederete a fare nel substrato alla distanza di 10-15 cm l’una dall’altra. Bagnate di nuovo tutto, coprite con il lembo del sacchetto e riponete in un ambiente alla temperatura compresa tra 22-28° C. Dopodiché per mantenere la giusta umidità annaffiate tutti i giorni senza però creare degli accumuli di acqua.

Dopo aver ripetuto questo procedimento per 20 giorni circa, in prossimità delle buchette si sarà formata una sorta di muffa bianca, è il micelio che sta affiorando. A questo punto ricoprite tutto il substrato con un nuovo strato di terra sterile e non acida spesso 1-2 cm e subito dopo bagnate, compattate delicatamente e lisciate. La cassetta così preparata andrà ricoperta con il telo di plastica solo parzialmente e riposta in un ambiente ad una temperatura ideale tra 12-14° C. In questa seconda fase è bene conservare la cassetta in un luogo ombreggiato, pulito, umido e fresco, come ad esempio un angolo esterno della casa che però non sia esposto al sole e al vento. Bagnate tutti i giorni per mantenete la giusta umidità senza creare ristagni d’acqua.

All’incirca 15-20 giorni dopo, i primi funghi faranno la loro comparsa e cresceranno fino a quando, raggiunta la dimensione giusta, saranno raccolti con l’aiuto di un coltellino e senza strapparli dal terreno. Continuate ad annaffiare regolarmente il micelio che così produrrà funghi per circa 4-6 mesi, e a riprese, in relazione alla qualità del substrato e alle condizioni ambientali.

Se non avete il tempo necessario da dedicare alla preparazione del substrato oppure avete difficoltà a reperire i materiali, in commercio esistono dei substrati già pronti all’uso, molto pratici ed economici. Dovrete solo annaffiarli e i funghi spunteranno in men che non si dica. I kit pronti, reperibili in vivai oppure su internet, offrono una grande varietà di coltivazioni come Pleurotus, Pioppini, Chiodini, Corallini, Champignon e molti altri.

 

 

RACCOMANDAZIONI

Per la coltivazione dei funghi è bene mantenere la massima igiene in quanto sono molto sensibili a malattie e parassiti, perciò ricordate di effettuare la sterilizzazione in forno a 60-80° C per un paio di ore. Mantenete pulito il luogo dove andrà posizionata la cassetta, meglio se poggiata su due mattoni, attraverso una spolverata di calce oppure distendendo a terra un telo di plastica. Laddove, durante la crescita, dovessero comparire muffe o macchie toglietele subito con un coltellino.

 

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Come Realizzare Rete Ondulata all’Uncinetto

In questo video tutorial, vi verranno spiegati tutti i passaggi per realizzare un magnifico lavoro all’uncinetto, nello specifico vedrete come creare una rete ondulata ed elastica, molto semplice da realizzare e con una decorazione frontale differente da quella sul retro.

Prima di tutto, procuratevi come sempre si fa con questo tipo di lavorazioni
un filato di lana a vostra scelta e del colore che preferite,
un uncinetto adatto al tipo di filato che avete scelto di utilizzare.

Realizzate subito una fila di base composta da un certo numero di catenelle, finchè non avrete raggiunto la lunghezza di 1 metro circa, poi mettete il filo sull’uncinetto, inseritelo nella quart’ultima catenella della fila di base e lavorate un punto alto. Realizzate altri tre punti alti, ciascuno in ognuna delle successive tre catenelle della fila e a seguire fate un’altra catenella.

A questo punto, saltate la catenella successiva ed eseguite ancora una volta un punto alto, poi fate una catenella e dopo averne saltata una della fila di base, nella catenella successiva lavorate un altro punto alto. Continuate la lavorazione realizzando altri cinque punti alti, uno per ogni catenella della fila di base e andate avanti con la lavorazione così come spiegato nel video e realizzate tanti splendidi lavori con questa rete ondulata all’uncinetto.

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Come Realizzare il Punto a Giorno a Ricamo

Il punto a giorno è uno dei più classici punti da ricamo, spesso usato per la decorazione di tovaglie, lenzuola e asciugamani. Naturalmente come occorrente dovete avere l’ago da ricamo, il filo a vostra scelta ed il tessuto da personalizzare. La prima cosa da fare è la sfilatura della tela, devono essere sfilati alcuni fili di ordito o di trama della tela stessa, a seconda del lato della stoffa sul quale si desidera ricamare. La sfilatura lascia liberi i fili che si intrecciano nella direzione opposta, questi fili liberi formano la base per il ricamo e devono essere raggruppati in mazzetti tutti uguali. Per avere una maggiore rifinitura, alla fine del lavoro deve essere fatto un orlo su entrambe le estremità delle colonnine. Poi posizionate il filo a metà altezza del primo fascetto, con l’ago e il filo da ricamo formate un piccolo cappio che unisce due o tre colonnine, premendole insieme al centro. Dopo aver messo nel cappio le fascette, il filo deve essere tirato a stringere un nodo. Infine, l’ago deve essere puntato sull’orlo inferiore destro, alla base della fascetta successiva, in modo che il filo da ricamo sia pronto a formare il nuovo cappio. Ripetete questa operazione più volte e poi il filo da ricamo deve essere fissato sotto l’orlo della stoffa, sul rovescio del lavoro. Osservate attentamente il video tutorial per imparare più facilmente questo punto di ricamo.