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Come Eliminare le Alghe in una Piscina

Le alghe possono rappresentare un problema fastidioso per chiunque possegga una piscina. Questi organismi unicellulari proliferano rapidamente e possono trasformare l’acqua limpida e cristallina in una massa verde e melmosa. Oltre a rendere meno invitante la vostra piscina, le alghe possono causare problemi di igiene e sicurezza. In questa guida vi mostrerò come eliminare le alghe dalla vostra piscina e come prevenire la loro ricomparsa. Inoltre, condividerò con voi alcuni aneddoti personali legati alla mia esperienza con la manutenzione delle piscine.

Come eliminare le alghe in un piscina

Eliminare le alghe dalla vostra piscina può essere un compito impegnativo, ma è fondamentale per garantire un ambiente pulito e sicuro per nuotare. In questa sezione, approfondiremo ulteriormente i passaggi per eliminare le alghe dalla vostra piscina e discuteremo alcune strategie aggiuntive per affrontare i diversi tipi di alghe che potreste incontrare.

Identificazione del tipo di alghe: prima di iniziare il processo di eliminazione delle alghe, è importante identificare il tipo di alghe presenti nella vostra piscina. Le alghe verdi sono le più comuni e generalmente le più facili da trattare. Le alghe gialle o “mostarda” e le alghe nere sono più resistenti e possono richiedere un approccio più aggressivo. Identificare il tipo di alghe vi aiuterà a scegliere il trattamento più efficace.

Aspirazione e spazzolamento: aspirate e spazzolate accuratamente tutte le superfici della piscina, prestando particolare attenzione alle aree in ombra e alle fessure dove le alghe potrebbero nascondersi. Utilizzate una spazzola rigida per piscine, adatta al materiale della vostra piscina (ad esempio, liner, cemento). Il processo di spazzolamento aiuta a staccare le alghe dalle superfici, facilitando la loro rimozione dall’acqua.

Regolazione dei livelli chimici: prima di procedere al trattamento specifico per le alghe, è essenziale bilanciare i livelli di pH, alcalinità e cloro nell’acqua. Un pH equilibrato e un’adeguata alcalinità favoriscono l’efficacia del cloro e di altri disinfettanti. Testate regolarmente l’acqua e aggiustate i livelli secondo necessità.

Trattamento di shock: eseguite un trattamento di shock clorinico o, se le alghe sono particolarmente ostinate, un trattamento di shock non clorinico a base di ossigeno attivo o monopersolfato di potassio. Seguite le istruzioni del produttore per la quantità di prodotto da utilizzare e lasciate agire il trattamento per almeno 24 ore. Il trattamento di shock aiuta ad eliminare rapidamente le alghe e a disinfettare l’acqua.

Filtrazione e pulizia: assicuratevi che il sistema di filtrazione della piscina sia pulito e funzionante correttamente. Pulite o sostituite i filtri se necessario e lasciate il sistema in funzione per almeno 24 ore dopo il trattamento di shock. Questo aiuta a rimuovere le alghe e i detriti dall’acqua, migliorando la qualità e la trasparenza.

Trattamenti specifici per le alghe: a seconda del tipo di alghe presenti nella vostra piscina, potrebbe essere necessario un trattamento specifico. Per le alghe gialle, utilizzate un alghicida specifico per alghe gialle. Per le alghe nere, spesso più difficili da eliminare, utilizzate un alghicida specifico per alghe nere o un trattamento granulare a base di cloro ad azione lenta, applicato direttamente sulle zone interessate. Seguite attentamente le istruzioni del produttore per garantire la massima efficacia del trattamento.

Ripetizione e monitoraggio: dopo aver completato il trattamento iniziale, controllate l’acqua e le superfici della piscina per assicurarvi che tutte le alghe siano state eliminate. Se necessario, ripetete i passaggi dal 2 al 6 finché l’acqua non è nuovamente limpida e priva di alghe. Inoltre, monitorate i livelli chimici dell’acqua per garantire che rimangano bilanciati e che il cloro sia presente in quantità sufficiente per prevenire la ricomparsa delle alghe.

Manutenzione preventiva: infine, per evitare che le alghe tornino a infestare la vostra piscina, è importante adottare misure preventive. Queste includono una manutenzione regolare della piscina, il controllo dei livelli chimici, l’utilizzo di alghicidi e la pulizia del sistema di filtrazione. Implementando queste pratiche nella vostra routine di manutenzione della piscina, sarete in grado di mantenere l’acqua pulita e libera da alghe.

Ricordate che l’eliminazione delle alghe dalla vostra piscina richiede tempo e pazienza, ma seguendo questi passaggi e approcci approfonditi, potrete ripristinare la bellezza e la funzionalità della vostra piscina. Non scoraggiatevi se il processo richiede più di un tentativo; ogni situazione è unica e potrebbe richiedere diversi cicli di trattamento per ottenere risultati soddisfacenti. Tuttavia, con impegno e attenzione, la vostra piscina tornerà ad essere un luogo di riposo e divertimento per voi e la vostra famiglia.

Come prevenire le alghe in un piscina

Prevenire la crescita delle alghe è fondamentale per mantenere la vostra piscina pulita e sicura. Ecco alcuni consigli su come prevenire le alghe nella vostra piscina:

Manutenzione regolare: aspirate, spazzolate e pulite regolarmente la piscina per rimuovere eventuali detriti e prevenire la formazione di alghe.

Monitoraggio dei livelli chimici: controllate regolarmente i livelli di pH, alcalinità e cloro dell’acqua e regolatele se necessario. Mantenere un equilibrio chimico corretto aiuta a prevenire la crescita delle alghe.

Filtrazione: assicuratevi che il sistema di filtrazione della piscina funzioni correttamente e pulite i filtri regolarmente. Un sistema di filtrazione efficiente aiuta a rimuovere le alghe e altri contaminanti dall’acqua.

Utilizzo di alghicidi: considerate l’utilizzo di un antialghe di qualità come parte della vostra routine di manutenzione della piscina. Gli alghicidi prevengono la crescita delle alghe e mantengono l’acqua pulita e cristallina.

Copertura della piscina: utilizzate una copertura per piscina quando non la utilizzate, in modo da limitare l’esposizione alla luce solare e ridurre la crescita delle alghe.

Circostanze ambientali: controllate regolarmente l’area intorno alla piscina per assicurarvi che non ci siano fonti di nutrienti, come foglie in decomposizione o fertilizzanti, che possano favorire la crescita delle alghe.

Conclusioni

Tenere la vostra piscina libera dalle alghe richiede attenzione e cura regolare, ma i risultati valgono lo sforzo. Seguendo i passaggi su come eliminare e prevenire le alghe nella piscina, potrete godervi un’acqua pulita e invitante tutto l’anno.

Un aneddoto personale che mi piace condividere riguarda una volta in cui ho trascurato la manutenzione della mia piscina durante una vacanza di due settimane. Al mio ritorno, ho scoperto che la piscina era diventata verde e piena di alghe. Ho impiegato diversi giorni e molto sforzo per ripulirla e riportarla alle condizioni originali. Da allora, ho imparato l’importanza di monitorare e mantenere i livelli chimici dell’acqua e di eseguire una manutenzione regolare, anche quando mi assento per brevi periodi.

Spero che questa guida dettagliata vi sia stata utile e che i miei aneddoti personali vi abbiano fornito una prospettiva aggiuntiva sull’importanza di prendersi cura della vostra piscina. Ricordate, la prevenzione è la chiave per mantenere la vostra piscina libera dalle alghe e garantire un’esperienza di nuoto piacevole e sicura.

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Come Coltivare Funghi in Casa

Se coltivare i funghi in casa è una delle vostre aspirazioni e non temete di cimentarvi nella realizzazione di una piccola fungaia fai da te, allora siete al posto giusto. Con questa breve guida vi daremo qualche utile consiglio per avviare una piccola produzione di funghi, in casa o in giardino.

COSA SERVE PER INIZIARE

Per poter coltivare i funghi in casa avrete bisogno di un briciolo di organizzazione e di pochi elementi base, quali:

Una cassetta di legno a bordo alto, come quelle usate per la frutta o per la verdura.

Un sacchetto di plastica nero per foderare l’interno della cassetta.

Del substrato, ovvero del terreno colturale composto da una miscela di letame molto maturo, paglia, foglie e scarti vegetali secchi in quantità adatte per riempire la cassetta.

Circa 2 kg di terra fine non troppo acida, corretta con un pugno di polvere di gesso, che dovrete sterilizzare in forno ad una temperatura di 80° C. Si raccomanda di non superare la temperatura consigliata altrimenti verranno uccisi anche i batteri buoni utili allo sviluppo del micelio.

Una quantità di circa 30 gr di micelio di fungo che trovate in qualsiasi consorzio agrario o negozio per l’agricoltura e per il giardinaggio. Sono disponibili diverse tipologie di micelio come lo Champignon, i Pioppini, i Pleurotus a seconda di quello che volete coltivare.

PROCEDIMENTO

Lavate con molta attenzione la cassetta e una volta asciugata per bene foderatene l’interno con il sacchetto nero, coprendo ogni spazio e lasciando un lembo più lungo in modo da utilizzarlo come copertura. A questo punto prendete il substrato che avete miscelato precedentemente e versatelo nella cassetta compattandolo, per non lasciare spazi di aria, fino a 5 cm dal bordo superiore. Bagnate bene con acqua tutta la superficie, coprite con il lembo del sacchetto nero e fate riposare per due settimane in modo che eventuali processi di fermentazione si esauriscano.

Trascorse le due settimane dovrete porre il micelio da voi scelto all’interno di alcune buchette, profonde 3-4 cm, che procederete a fare nel substrato alla distanza di 10-15 cm l’una dall’altra. Bagnate di nuovo tutto, coprite con il lembo del sacchetto e riponete in un ambiente alla temperatura compresa tra 22-28° C. Dopodiché per mantenere la giusta umidità annaffiate tutti i giorni senza però creare degli accumuli di acqua.

Dopo aver ripetuto questo procedimento per 20 giorni circa, in prossimità delle buchette si sarà formata una sorta di muffa bianca, è il micelio che sta affiorando. A questo punto ricoprite tutto il substrato con un nuovo strato di terra sterile e non acida spesso 1-2 cm e subito dopo bagnate, compattate delicatamente e lisciate. La cassetta così preparata andrà ricoperta con il telo di plastica solo parzialmente e riposta in un ambiente ad una temperatura ideale tra 12-14° C. In questa seconda fase è bene conservare la cassetta in un luogo ombreggiato, pulito, umido e fresco, come ad esempio un angolo esterno della casa che però non sia esposto al sole e al vento. Bagnate tutti i giorni per mantenete la giusta umidità senza creare ristagni d’acqua.

All’incirca 15-20 giorni dopo, i primi funghi faranno la loro comparsa e cresceranno fino a quando, raggiunta la dimensione giusta, saranno raccolti con l’aiuto di un coltellino e senza strapparli dal terreno. Continuate ad annaffiare regolarmente il micelio che così produrrà funghi per circa 4-6 mesi, e a riprese, in relazione alla qualità del substrato e alle condizioni ambientali.

Se non avete il tempo necessario da dedicare alla preparazione del substrato oppure avete difficoltà a reperire i materiali, in commercio esistono dei substrati già pronti all’uso, molto pratici ed economici. Dovrete solo annaffiarli e i funghi spunteranno in men che non si dica. I kit pronti, reperibili in vivai oppure su internet, offrono una grande varietà di coltivazioni come Pleurotus, Pioppini, Chiodini, Corallini, Champignon e molti altri.

RACCOMANDAZIONI

Per la coltivazione dei funghi è bene mantenere la massima igiene in quanto sono molto sensibili a malattie e parassiti, perciò ricordate di effettuare la sterilizzazione in forno a 60-80° C per un paio di ore. Mantenete pulito il luogo dove andrà posizionata la cassetta, meglio se poggiata su due mattoni, attraverso una spolverata di calce oppure distendendo a terra un telo di plastica. Laddove, durante la crescita, dovessero comparire muffe o macchie toglietele subito con un coltellino.

 

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Come Realizzare Rete Ondulata all’Uncinetto

In questo video tutorial, vi verranno spiegati tutti i passaggi per realizzare un magnifico lavoro all’uncinetto, nello specifico vedrete come creare una rete ondulata ed elastica, molto semplice da realizzare e con una decorazione frontale differente da quella sul retro.

Prima di tutto, procuratevi come sempre si fa con questo tipo di lavorazioni
un filato di lana a vostra scelta e del colore che preferite,
un uncinetto adatto al tipo di filato che avete scelto di utilizzare.

Realizzate subito una fila di base composta da un certo numero di catenelle, finchè non avrete raggiunto la lunghezza di 1 metro circa, poi mettete il filo sull’uncinetto, inseritelo nella quart’ultima catenella della fila di base e lavorate un punto alto. Realizzate altri tre punti alti, ciascuno in ognuna delle successive tre catenelle della fila e a seguire fate un’altra catenella.

A questo punto, saltate la catenella successiva ed eseguite ancora una volta un punto alto, poi fate una catenella e dopo averne saltata una della fila di base, nella catenella successiva lavorate un altro punto alto. Continuate la lavorazione realizzando altri cinque punti alti, uno per ogni catenella della fila di base e andate avanti con la lavorazione così come spiegato nel video e realizzate tanti splendidi lavori con questa rete ondulata all’uncinetto.

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Come Realizzare il Punto a Giorno a Ricamo

Il punto a giorno è uno dei più classici punti da ricamo, spesso usato per la decorazione di tovaglie, lenzuola e asciugamani. Naturalmente come occorrente dovete avere l’ago da ricamo, il filo a vostra scelta ed il tessuto da personalizzare.

La prima cosa da fare è la sfilatura della tela, devono essere sfilati alcuni fili di ordito o di trama della tela stessa, a seconda del lato della stoffa sul quale si desidera ricamare.

La sfilatura lascia liberi i fili che si intrecciano nella direzione opposta, questi fili liberi formano la base per il ricamo e devono essere raggruppati in mazzetti tutti uguali. Per avere una maggiore rifinitura, alla fine del lavoro deve essere fatto un orlo su entrambe le estremità delle colonnine. Poi posizionate il filo a metà altezza del primo fascetto, con l’ago e il filo da ricamo formate un piccolo cappio che unisce due o tre colonnine, premendole insieme al centro.

Dopo aver messo nel cappio le fascette, il filo deve essere tirato a stringere un nodo. Infine, l’ago deve essere puntato sull’orlo inferiore destro, alla base della fascetta successiva, in modo che il filo da ricamo sia pronto a formare il nuovo cappio.

Ripetete questa operazione più volte e poi il filo da ricamo deve essere fissato sotto l’orlo della stoffa, sul rovescio del lavoro. Osservate attentamente il video tutorial per imparare più facilmente questo punto di ricamo.

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Come Realizzare il Punto Boulogne

Il punto Boulogne, chiamato anche punto couching, è un tipo di ricamo molto elegante e nel contempo racchiude una freschezza primaverile, ha un aspetto molto moderno e adattabile. Purtroppo è sottovalutato e poco conosciuto, ma in realtà il risultato finale è meraviglioso. Questo tipo di punto nell’arte del ricamo serve principalmente a ricamare i fiori di qualsiasi tipo vogliate, di fatti il filo cucito nel tessuto da un effetto 3D al soggetto, che sembra quasi reale alla vista.

Per realizzare questo tipo di punto dovete avere a disposizione l’ago, il filo di due colori e le forbici.

Per iniziare dovete eseguire dei punti lunghi con il filo, poi prendete il secondo filo (naturalmente quello di un altro colore) e uscite sul lavoro in parallelo, ossia vicino e sopra il punto lungo. Poi rientrate con l’ago in parallelo e vicino ma questa volta sotto il punto lungo. Infine uscite verso sinistra del lavoro e rientrate sotto il punto lungo. Ripetete questi passaggi per nove volte.

Con nove semplici passaggi potete imparare il punto Boulogne. Naturalmente potete osservare il video tutorial che vi mostrerà sul campo come viene realizzato questo tipo di ricamo.