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Come Realizzare Rete Ondulata all’Uncinetto

In questo video tutorial, vi verranno spiegati tutti i passaggi per realizzare un magnifico lavoro all’uncinetto, nello specifico vedrete come creare una rete ondulata ed elastica, molto semplice da realizzare e con una decorazione frontale differente da quella sul retro.

Prima di tutto, procuratevi come sempre si fa con questo tipo di lavorazioni
un filato di lana a vostra scelta e del colore che preferite,
un uncinetto adatto al tipo di filato che avete scelto di utilizzare.

Realizzate subito una fila di base composta da un certo numero di catenelle, finchè non avrete raggiunto la lunghezza di 1 metro circa, poi mettete il filo sull’uncinetto, inseritelo nella quart’ultima catenella della fila di base e lavorate un punto alto. Realizzate altri tre punti alti, ciascuno in ognuna delle successive tre catenelle della fila e a seguire fate un’altra catenella.

A questo punto, saltate la catenella successiva ed eseguite ancora una volta un punto alto, poi fate una catenella e dopo averne saltata una della fila di base, nella catenella successiva lavorate un altro punto alto. Continuate la lavorazione realizzando altri cinque punti alti, uno per ogni catenella della fila di base e andate avanti con la lavorazione così come spiegato nel video e realizzate tanti splendidi lavori con questa rete ondulata all’uncinetto.

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Come Realizzare il Punto a Giorno a Ricamo

Il punto a giorno è uno dei più classici punti da ricamo, spesso usato per la decorazione di tovaglie, lenzuola e asciugamani. Naturalmente come occorrente dovete avere l’ago da ricamo, il filo a vostra scelta ed il tessuto da personalizzare.

La prima cosa da fare è la sfilatura della tela, devono essere sfilati alcuni fili di ordito o di trama della tela stessa, a seconda del lato della stoffa sul quale si desidera ricamare.

La sfilatura lascia liberi i fili che si intrecciano nella direzione opposta, questi fili liberi formano la base per il ricamo e devono essere raggruppati in mazzetti tutti uguali. Per avere una maggiore rifinitura, alla fine del lavoro deve essere fatto un orlo su entrambe le estremità delle colonnine. Poi posizionate il filo a metà altezza del primo fascetto, con l’ago e il filo da ricamo formate un piccolo cappio che unisce due o tre colonnine, premendole insieme al centro.

Dopo aver messo nel cappio le fascette, il filo deve essere tirato a stringere un nodo. Infine, l’ago deve essere puntato sull’orlo inferiore destro, alla base della fascetta successiva, in modo che il filo da ricamo sia pronto a formare il nuovo cappio.

Ripetete questa operazione più volte e poi il filo da ricamo deve essere fissato sotto l’orlo della stoffa, sul rovescio del lavoro. Osservate attentamente il video tutorial per imparare più facilmente questo punto di ricamo.

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Come Realizzare il Punto Boulogne

Il punto Boulogne, chiamato anche punto couching, è un tipo di ricamo molto elegante e nel contempo racchiude una freschezza primaverile, ha un aspetto molto moderno e adattabile. Purtroppo è sottovalutato e poco conosciuto, ma in realtà il risultato finale è meraviglioso. Questo tipo di punto nell’arte del ricamo serve principalmente a ricamare i fiori di qualsiasi tipo vogliate, di fatti il filo cucito nel tessuto da un effetto 3D al soggetto, che sembra quasi reale alla vista.

Per realizzare questo tipo di punto dovete avere a disposizione l’ago, il filo di due colori e le forbici.

Per iniziare dovete eseguire dei punti lunghi con il filo, poi prendete il secondo filo (naturalmente quello di un altro colore) e uscite sul lavoro in parallelo, ossia vicino e sopra il punto lungo. Poi rientrate con l’ago in parallelo e vicino ma questa volta sotto il punto lungo. Infine uscite verso sinistra del lavoro e rientrate sotto il punto lungo. Ripetete questi passaggi per nove volte.

Con nove semplici passaggi potete imparare il punto Boulogne. Naturalmente potete osservare il video tutorial che vi mostrerà sul campo come viene realizzato questo tipo di ricamo.

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Come Fare Fiori di Carta

I fiori di carta sono un magnifico passatempo oltre che un elemento di decorazione divertente e colorato per personalizzare la vostra casa e renderla davvero speciale. Esistono tantissime tipologie di fiori di carta, diversi per colori, materiali e forme, quindi se volte fare i fiori di carta da sole la prima cosa di cui avrete bisogno è tanta fantasia e un pò di manualità.

Dovete, infatti, sapere che per fare i fiori di carta non è indispensabile essere espertissime nel “fai da te”; basta un po’ di precisione e di pazienza e vedrete che riuscirete a realizzare delle composizioni floreali davvero magnifiche.

Come fare i fiori di carta – I materiali

Generalmente i fiori di carta si confezionano con la carta crespa in quanto questo è un materiale davvero semplice da lavorare grazie alla sua elasticità. Oltre ad essere molto “malleabile”, la carta crespa è disponibile in moltissimi colori e sfumature, prestandosi anche bene ad arricciature perfette.

La carta crespa è quindi consigliata, specialmente se siete alle prime armi, mentre se avete già una certa manualità potete utilizzare anche materiali più “complessi” da lavorare come la carta di cotone, la carta di riso o la carta velina.

E’ evidente che la scelta dei materiali per fare i fiori di carta dipende moltissimo dalle vostre capacità, sebbene si deve sempre tener presente un altro importante “fattore”, vale a dire l’effetto finale che si desidera ottenere. Ad esempio, se la carta crespa è semplice da lavorare mal si presta alla realizzazione di composizioni eleganti in quanto risulta sempre un po’ “buffa”, mentre altri materiali, come la carta di riso, sono sì di più difficile lavorazione, ma decisamente più raffinati.

Chiaramente, oltre alla carta, avrete bisogno anche di altri materiali assolutamente indispensabili, vale a dire:

Forbici: meglio quelle con la punta arrotondata
Tronchese: indispensabile per tagliare il filo di ferro
Filo di ferro e filo di ferro colorato: il primo lo utilizzerete per creare lo stelo dei fiori, mentre con il secondo andrete a ricoprire i rami
Nastro adesivo di carta
Nastro adesivo per fioristi: conosciuto anche con il nome di guttaperca, preferite quello più sottile (18 mm)

Come fare i fiori di carta – Il procedimento

La prima cosa per fare i fiori di carta è quello di creare i petali; prendete quindi la carta crespa e procedete tagliando delle strisce lunghe circa 50 cm e alte 8-10 cm. Fatto questo scegliete il lato superiore della striscia e allargatelo leggermente con le mani tirando l’arricciatura e curvando la carta verso l’esterno. Una volta che avrete realizzato i petali, seguendo questo procedimento per ogni striscia, passate al resto del fiore.

Prendete la striscia di carta lavorata e arrotolatela per tutta la sua lunghezza, chiudendo poi con un nastro di carta; il “cuore” del vostro fiore è ora pronto e quindi potete passare a realizzare lo stelo. Prendete quindi il filo di ferro e ricopritelo interamente con il nastro verde da fiorai cercando di essere precisi e di non lasciare alcuno spazio vuoto; passate poi a realizzare le foglie utilizzando la carta crespa di color verde e tagliando 3/4 pezzi dando la forma di foglie appunto.

Dopo aver tagliato i singoli pezzi allargate ben bene con le mani e procedete a applicare il filo di ferro sul dorso fissandolo con del nastro adesivo, facendo attenzione nel far spuntare almeno un centimetro di filo che dovrà poi essere incastrato sullo stelo, esattamente sotto il guttaperca. Fatto questo fissate lo stelo e fissatelo alla base del vostro fiore di carta per poi ricoprire tutto con l’adesivo; fate attenzione nel fissare perfettamente la base in maniera tale da dare al vostro fiore una forma stabile.

A questo punto i fiori di carta sono pronti per decorare la vostra casa.

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Come Lucidare il Plexiglass

Accade spesso che i nostri oggetti in plexiglass, in casa o all’esterno, si opacizzino e necessitino dunque di una bella lucidata. Vediamo come lucidare il plexiglass.

Caratteristiche Plexiglass

Il plexiglass è un termine generico usato per descrivere materiali plastici trasparenti o traslucidi, spesso utilizzati come alternativa al vetro. Il nome deriva dal marchio registrato “Plexiglas”, ma è comunemente usato per riferirsi a materiali simili. Il plexiglass è comunemente realizzato con polimetilmetacrilato (PMMA), un polimero termoplastico. Ecco alcune delle principali caratteristiche del plexiglass:

Trasparenza: Il plexiglass è noto per la sua eccellente trasparenza e trasmissione della luce, simile al vetro. Può essere utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, tra cui finestre, insegne, elementi di design e molto altro.

Resistenza agli urti: Il plexiglass è molto più resistente agli urti rispetto al vetro e tende a non rompersi facilmente. Questa caratteristica lo rende una scelta popolare per applicazioni che richiedono maggiore sicurezza o resistenza, come parabrezza, recinzioni protettive o vetrine.

Leggerezza: Il plexiglass pesa circa la metà del vetro, il che lo rende più facile da maneggiare e installare. Questa leggerezza è un vantaggio in applicazioni che richiedono materiali leggeri, come l’industria aerospaziale e automobilistica.

Resistenza alle intemperie: Il plexiglass ha una buona resistenza agli agenti atmosferici e ai raggi UV, il che lo rende adatto per applicazioni esterne a lungo termine. Tuttavia, potrebbe ingiallire o diventare opaco con il tempo a causa dell’esposizione prolungata alla luce solare.

Facilità di lavorazione: Il plexiglass può essere tagliato, sagomato, inciso e forato facilmente con utensili comuni. Può anche essere piegato a caldo per creare forme curve o angoli.

Versatilità: Il plexiglass è disponibile in una varietà di spessori, colori e finiture, offrendo molte opzioni per la personalizzazione in base alle esigenze del progetto.

Isolamento termico e acustico: Sebbene il plexiglass non sia un isolante termico e acustico eccezionale, offre comunque un certo grado di isolamento, che può essere utile in alcune applicazioni.

Ininfiammabilità: Il plexiglass è autoestinguente e non produce fumi tossici quando brucia, il che lo rende un materiale più sicuro rispetto ad alcuni altri materiali plastici.

Tuttavia, va notato che il plexiglass è più suscettibile ai graffi rispetto al vetro e potrebbe richiedere cure particolari per mantenerlo in buone condizioni. Inoltre, può deformarsi o fondere se esposto a temperature elevate, quindi è importante tenerlo lontano da fonti di calore intense.

La pulizia

Il plexiglass è un materiale molto comune, utilizzato per diverse soluzioni e ambienti, perché simile al vetro, ma molto più economico in quanto realizzato da fibre di plastica.

Rispetto al vetro, però, la pulizia del plexiglass presenta qualche complicazione aggiuntiva, in quanto questo materiale ha una forte tendenza a opacizzarsi e ingiallirsi.

Dunque è opportuna una pulizia costante nel tempo per preservarne tutte le caratteristiche.

Per pulire e lucidare il plexiglass in maniera semplice e abituale, occorre uno straccio di cotone o una maglia che non usate più e, al massimo, un prodotto per vetri privo di alcol. Questo basta per la pulizia di routine, quando cioè il materiale non è compromesso.

L’utilizzo di sostanze non aggressive, prive di additivi chimici, consente di preservare il plexiglass dall’ingiallimento e di farlo splendere a lungo.

La lucidatura del plexiglass

Lucidare il plexiglass può essere un processo utile per rimuovere graffi superficiali, opacità o imperfezioni e per ripristinare la brillantezza e la trasparenza originale del materiale. Ecco una spiegazione passo-passo su come lucidare il plexiglass:

Pulizia iniziale: Prima di iniziare, è importante pulire accuratamente il plexiglass per rimuovere polvere, sporco e detriti che potrebbero causare ulteriori graffi durante il processo di lucidatura. Utilizzare un panno morbido e non abrasivo inumidito con acqua e un detergente delicato, come sapone neutro. Strofinare delicatamente la superficie del plexiglass e asciugarlo con un panno pulito e asciutto.

Valutazione dei graffi: Esaminare attentamente la superficie del plexiglass per individuare graffi, macchie o imperfezioni che richiedono una lucidatura. Se i graffi sono molto profondi, potrebbe essere necessario carteggiare la superficie prima di procedere con la lucidatura. Tuttavia, per graffi superficiali o opacità, la lucidatura da sola può essere sufficiente.

Carteggiatura (se necessario): Se i graffi sono profondi, iniziare carteggiando la superficie con carta abrasiva a grana fine (circa 600-800 grana). Bagnare leggermente la carta vetrata e il plexiglass con acqua per ridurre il rischio di ulteriori graffi. Carteggiare delicatamente la zona interessata con movimenti circolari, facendo attenzione a non rimuovere troppo materiale. Passare a una carta vetrata più fine (circa 1.000-1.200 grana) e ripetere il processo per ottenere una finitura più liscia. Infine, risciacquare il plexiglass e asciugarlo con un panno morbido e pulito.

Applicazione del prodotto lucidante: Scegliere un prodotto lucidante specifico per plexiglass o un prodotto abrasivo fine compatibile con materiali plastici. Applicare una piccola quantità di prodotto lucidante su un panno morbido e non abrasivo o su un tampone per lucidatura.

Lucidatura: Strofinare il prodotto lucidante sulla superficie del plexiglass con movimenti circolari, applicando una pressione costante e uniforme. Lavorare su piccole aree alla volta e aggiungere più prodotto lucidante al panno o al tampone, se necessario. Prestare particolare attenzione alle aree con graffi o imperfezioni.

Rimozione del prodotto lucidante: Una volta che l’intera superficie è stata trattata, utilizzare un altro panno morbido e pulito per rimuovere il prodotto lucidante in eccesso. Strofinare con movimenti circolari, facendo attenzione a non graffiare nuovamente la superficie del plexiglass.

Pulizia finale: Dopo aver rimosso il prodotto lucidante, pulire nuovamente il plexiglass.

Evitate procedimenti complessi e pericolosi come la lucidatura mediante fiamma ossidrica, ma rivolgetevi eventualmente presso delle strutture specializzate in questi trattamenti.