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Come non Sporcarsi Viaggiando con il Monopattino Elettrico

In sella a un monopattino elettrico il corpo si trova esposto a una nube invisibile di micro-spruzzi, detriti urbani e polveri sottili sollevate dalla ruota anteriore e, soprattutto, da quella posteriore. L’asfalto umido lancia un ventaglio di goccioline che descrive un arco perfetto verso polpacci e schiena, mentre sabbia, foglie tritate e frammenti bituminosi aderenti al battistrada si staccano per forza centrifuga e colpiscono pantaloni e scarpe. A questi si somma il particolato sospeso dei veicoli circostanti, che si deposita gradualmente su giubbotti e caschi. Prevenire significa quindi fermare il materiale all’origine o deviarne la traiettoria prima che intercetti gli indumenti.

Installare parafanghi efficienti (e davvero coprenti)

Molti monopattini escono di fabbrica con parafanghi minimal, scelti per estetica e peso, che lasciano scoperta una porzione significativa di gomma. È fondamentale sostituirli con modelli aftermarket più lunghi e avvolgenti, dotati di linguetta terminale flessibile che sfiora quasi il suolo: l’estensione aggiuntiva intercetta l’acqua appena staccata dalla ruota e la indirizza verso il basso invece che verso la schiena. Per la ruota anteriore basta prolungare di cinque-sette centimetri; per la posteriore conviene arrivare a dieci. Un piccolo spoiler in gomma morbida, fissato con viti inox, assorbe la vibrazione senza rompersi sui dossi.

Gestire la velocità nei punti critici

Il diametro ridotto delle ruote amplifica ogni imperfezione del manto stradale: basta un tombino umido per creare una doccia improvvisa. Rallentare prima di pozzanghere visibili riduce l’angolo di proiezione delle gocce e dà il tempo al parafango di catturarle. Anche un’andatura leggermente più lenta nei primi due minuti dopo la pioggia limita la risalita dell’acqua mista a olio che l’asfalto rilascia all’improvviso. Una regola empirica: sotto i quindici chilometri orari gli spruzzi perdono quasi metà della distanza di volo.

Scegliere abbigliamento tecnico a prova di città

I tessuti idro-oleorepellenti delle giacche softshell urbane respingono gli schizzi senza sembrare equipaggiamento da trekking. Un taglio leggermente più lungo sul retro copre l’area lombare, punto in cui si concentra la maggior parte delle macchie. Per i pantaloni, i modelli in nylon stretch con trattamento DWR si asciugano in pochi minuti e non macchiano i sedili una volta arrivati a destinazione. Se il dress code richiede il classico chino di cotone, una mantellina compatta in tessuto ripstop, da srotolare solo durante la corsa, salva l’eleganza: pesa meno di cento grammi e si infila in una tasca.

Proteggere scarpe e caviglie

I bordi della pedana convogliano in avanti l’acqua raccolta dalla ruota anteriore, colpendo la punta delle scarpe. Una fascia parapioggia in silicone, avvolta dal collo del piede alla suola, impedisce all’alone di penetrare nella tomaia in pelle o in tela. Alternative più leggere sono le ghette impermeabili da bici: coprono fino a metà polpaccio e si ripiegano nel casco a fine tragitto. Un piccolo foro sul lato interno permette all’aria di uscire, evitando l’effetto “sacchetto” che fa sudare.

Ottimizzare la traiettoria

Ogni città offre percorsi con pavimentazione e traffico diversi. Mappe urbane per ciclisti, arricchite dai dati di pendenza e presenza di alberi, aiutano a scegliere vie con asfalto drenante o pavé di ultima generazione, più asciutti dopo gli acquazzoni. Bordare la carreggiata verso il centro della corsia, dove gli pneumatici delle auto hanno già spazzato via parte dell’acqua, riduce l’incidenza di pozzanghere inattese. Attenzione agli scoli laterali: sembrano asciutti ma trattengono polvere che, bagnata, diventa fanghiglia proiettata dalla ruota.

Pulizia rapida post-arrivo

Un panno in microfibra leggermente inumidito con una soluzione al cinque per cento di alcool isopropilico rimuove spruzzi salini e polveri sottili dai parafanghi e dalla pedana, evitando che lo sporco secchi e venga rilasciato al viaggio successivo. Una salvietta umidificata passata sulle scarpe prima di entrare in ufficio scongiura macchie permanenti. Gli snodi del manubrio, spesso ignorati, accumulano granelli abrasivi: un velo di spray al silicone dopo l’asciugatura mantiene fluido il meccanismo di piega senza attirare polvere.

Considerare l’aggiunta di accessori antischizzo

Esistono deflettori trasparenti in policarbonato, fissabili con velcro all’estremità del parafango, che guidano ulteriormente il getto verso il basso. Un appendice di questo tipo pesa meno di venti grammi e, essendo trasparente, non altera il design. Per i tragitti quotidiani su asfalto sterrato, un paraspruzzi in neoprene avvolto al tubo sterzo blocca l’acqua spinta in alto dal vortice della ruota anteriore, proteggendo l’interno dei pantaloni.

Conclusioni

Restare puliti su un monopattino elettrico non dipende da un unico trucco, ma dalla somma di barriere meccaniche, scelte di guida consapevoli e piccoli gesti di manutenzione quotidiana. Parafanghi estesi, andatura modulata, abiti idrorepellenti, protezione mirata di scarpe e caviglie, percorsi intelligenti e pulizia lampo finale compongono un ecosistema di buone pratiche che trasformano anche il tragitto più bagnato in un viaggio asciutto e rispettoso del guardaroba.

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Quali Sono Vantaggi e Svantaggi della Cyclette Pieghevole

La cyclette pieghevole è una variante compatta della classica bici da indoor: il telaio è provvisto di snodi che permettono di ripiegarla su se stessa quando non serve, riducendo l’ingombro a uno spessore di pochi decimetri. Il principio meccanico (volano, cinghia, freno magnetico o a resistenza d’aria) resta identico a quello delle versioni tradizionali; cambia il disegno strutturale, studiato per coniugare stabilità in uso e portabilità in standby. Capire punti di forza e limiti di questo design aiuta a decidere se si adatta davvero alle proprie abitudini di allenamento e allo spazio domestico disponibile.

Vantaggi principali

1. Occupazione di spazio ridotta
Una volta ripiegata, la cyclette diventa un parallelepipedo che si infila dietro una porta, sotto il letto o in un armadio. Per chi vive in monolocale o in una stanza condivisa è l’unica soluzione per allenarsi senza sacrificare metri quadrati preziosi a un attrezzo permanente.

2. Facilità di trasporto e di stoccaggio
Il peso medio di 15–18 kg, abbinato a rotelle integrate, permette a una persona sola di spostarla fra soggiorno e camera da letto o di riporla dopo la sessione. Chi si allena davanti alla TV può tirarla fuori in un minuto e rimetterla via prima di cena, eliminando l’“effetto ingombro” che scoraggia l’uso continuativo.

3. Avvio immediato per allenamenti brevi
L’assenza di regolazioni complesse e la rapidità di apertura la rendono ideale per micro-sessioni da 10-15 minuti: pause attive fra due call di lavoro o riscaldamento mattutino. La soglia d’accesso bassa favorisce la costanza, fattore cruciale per chi inizia da zero.

4. Prezzo mediamente contenuto
A parità di marchio, la versione pieghevole costa meno di una spin-bike o di un’ellittica grazie a volani più leggeri e dotazioni elettroniche essenziali. Per chi vuole verificare la propria motivazione prima di investire in macchinari complessi, è un entry-level a rischio economico minimo.

5. Silenziosità
La maggior parte usa freno magnetico o a cinghia, dunque il rumore è ridotto a un fruscio continuo: si può pedalare la sera tardi senza disturbare vicini o coinquilini, importante in appartamenti con pareti sottili.

Svantaggi da considerare

1. Stabilità limitata agli sforzi moderati
Telaio pieghevole e volano leggero (2-4 kg) non supportano sprint in piedi né carichi di resistenza elevati: oltre una certa potenza la struttura oscilla, riducendo l’efficacia dell’allenamento e aumentando il rischio di usura degli snodi.

2. Range di regolazione ergonomica ristretto
Sella e manubrio si alzano o si abbassano, ma raramente avanzano/arretrano. Chi è molto alto, molto basso o ha particolari esigenze posturali può trovarsi con angoli di ginocchio e anca non ideali, favorendo fastidi a lungo termine.

3. Resistenza meno fluida rispetto a modelli con volani pesanti
Il volano leggero offre minore inerzia: la pedalata risulta “a scalini”, specie alle resistenze basse, e l’impegno cardiovascolare non è costante come su spin-bike da palestra (volani da 15-20 kg).

4. Durata meccanica inferiore
Snodi, serrature e tubi telescopici aggiungono punti di sollecitazione: se la bici viene aperta/chiusa tutti i giorni, dopo qualche anno possono comparire giochi o cigolii. Per uso intensivo (più di 5-6 ore a settimana) è spesso preferibile un modello rigido.

5. Funzioni elettroniche essenziali
Display minimal: di solito mostrano velocità, tempo, distanza stimata e pulsazioni tramite sensori palmari. Chi desidera programmi di wattaggio, connettività Bluetooth o integrazione con app di training troverà l’offerta limitata o assente.

A chi conviene davvero

  • Abitazioni con spazi ridotti dove un attrezzo fisso sarebbe d’intralcio.
  • Utenti principianti o intermedi interessati a dimagrimento leggero, mobilità articolare o riabilitazione a bassa intensità.
  • Lavoratori in smart-working che cercano pause attive rapide senza allontanarsi da casa.
  • Anziani o persone con equilibrio precario: la seduta è stabile e l’altezza del telaio step-through facilita la salita, a patto di scegliere modelli con schienalino opzionale.

Quando optare per una cyclette tradizionale o spin-bike

Se l’obiettivo è allenamento ad alta intensità (HIIT), preparazione ciclistica o uso quotidiano prolungato, meglio un telaio fisso con volano pesante e trasmissione a cinghia rinforzata. Anche chi condivide l’attrezzo con più persone di statura diversa beneficerà di regolazioni millimetriche che una pieghevole di solito non offre.

Consigli pratici d’acquisto e di manutenzione

  • Portata massima dichiarata: scegliere un modello con almeno 15 kg in più del peso dell’utilizzatore per evitare flessioni del telaio.
  • Meccanismo di chiusura: preferire leve metalliche con perno a vite e sicura, meno soggette a gioco rispetto ai semplici ganci a molla in plastica.
  • Volano e livelli di resistenza: almeno 2,5 kg e 8 livelli magnetici per coprire dal riscaldamento leggero a un medio sforzo aerobico.
  • Lubrificare gli snodi ogni 3-4 mesi con spray al silicone per prevenire scricchiolii.
  • Tappetino antivibrazione: migliora la stabilità e protegge il pavimento quando si pedala a intensità medio-alta.

Conclusioni

La cyclette pieghevole è un compromesso intelligente fra allenamento in casa e gestione degli spazi: offre praticità, silenziosità e costi contenuti, ma richiede di accettare limiti in termini di intensità, ergonomia di fino e durata a lungo termine. Valutare in modo realistico obiettivi di fitness, frequenza d’uso e metratura disponibile consente di scegliere se questa soluzione compatta è una scorciatoia felice verso l’attività fisica o se conviene puntare fin da subito su un modello più robusto.

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Stepper o Cyclette per Dimagrire – Cosa Scegliere

Oggi vorrei condividere con voi una guida dettagliata sull’argomento meglio stepper o cyclette per dimagrire. Entrambi questi attrezzi sono estremamente popolari nelle palestre e nelle case di chi cerca di perdere peso e migliorare la propria forma fisica. Ma quale dei due è realmente più efficace per raggiungere i vostri obiettivi di dimagrimento? In questa guida, esamineremo attentamente i vantaggi e gli svantaggi di ciascuno, analizzando quante calorie si consumano e quali sono le differenze sostanziali tra i due.

Quante calorie si consumano con lo stepper

Lo stepper è un attrezzo ginnico che simula il movimento di salire le scale, mettendo in funzione principalmente i muscoli delle gambe e dei glutei. Oltre a questi, anche i muscoli del core (addominali e schiena) vengono sollecitati durante l’esercizio.
Il consumo calorico con lo stepper dipende da diversi fattori, come il peso dell’individuo, l’intensità dell’allenamento e la durata della sessione. In media, una persona di 70 kg può bruciare circa 250-300 calorie in 30 minuti di esercizio su uno stepper a intensità moderata. Aumentando l’intensità, il consumo calorico può salire fino a 400-500 calorie per 30 minuti.

Personalmente, ho sempre trovato lo stepper un ottimo modo per riscaldarmi prima di iniziare un allenamento più completo. Inoltre, è un’opzione eccellente per chi ha problemi di ginocchia o articolazioni, poiché l’impatto è ridotto rispetto ad altre attività, come la corsa.

Quante calorie si consumano con la cyclette

La cyclette è un altro attrezzo ginnico molto popolare per il dimagrimento e il miglioramento della forma fisica. Simula il movimento del ciclismo e coinvolge principalmente i muscoli delle gambe, oltre a mettere in funzione i muscoli del core.
Anche in questo caso, il consumo calorico dipende da fattori come il peso dell’individuo, l’intensità dell’allenamento e la durata della sessione. In media, una persona di 70 kg può bruciare circa 200-250 calorie in 30 minuti di esercizio su una cyclette a intensità moderata. Aumentando l’intensità, il consumo calorico può salire fino a 400-600 calorie per 30 minuti.

La cyclette è stata sempre il mio attrezzo preferito quando ho iniziato il mio percorso di dimagrimento. Trovo che sia un modo molto efficace per bruciare calorie e perfezionare la resistenza cardiovascolare.

Meglio stepper o cyclette per dimagrire – Cosa Scegliere

Entrambi gli attrezzi offrono vantaggi e svantaggi quando si tratta di dimagrire. Lo stepper, ad esempio, offre un maggiore coinvolgimento dei glutei e permette un lavoro più localizzato su quest’area. La cyclette, invece, è ideale

per migliorare la resistenza cardiovascolare e bruciare un buon numero di calorie con un impatto ridotto sulle articolazioni.

In termini di consumo calorico, la cyclette può offrire un leggero vantaggio rispetto allo stepper, soprattutto se si aumenta l’intensità dell’allenamento. Tuttavia, lo stepper può essere più efficace per tonificare e rassodare le gambe e i glutei.

Per decidere quale attrezzo sia più adatto alle vostre esigenze, dovreste considerare i vostri obiettivi di fitness, le vostre preferenze personali e, eventualmente, eventuali limitazioni fisiche. Se siete indecisi, potreste anche alternare l’utilizzo di entrambi gli attrezzi per variare l’allenamento e beneficiare delle diverse caratteristiche di ciascuno.

Per concludere, sia lo stepper che la cyclette possono essere ottimi alleati nel vostro percorso di dimagrimento. Entrambi gli attrezzi offrono vantaggi unici e possono essere utilizzati in combinazione per un allenamento completo e stimolante.

Vorrei condividere con voi un aneddoto personale che dimostra quanto entrambi gli attrezzi possano essere efficaci. Quando ho iniziato il mio percorso di dimagrimento, ho utilizzato principalmente la cyclette per migliorare il mio livello di fitness e bruciare calorie. Dopo aver perso alcuni chili, ho deciso di integrare il mio allenamento con lo stepper per tonificare e rassodare le gambe e i glutei. In poche settimane, ho notato un miglioramento significativo nella forma e nella definizione dei miei muscoli.

In definitiva, il successo nel dimagrimento dipenderà dalla vostra dedizione, dalla costanza nell’allenamento e dall’adozione di uno stile di alimentazione equilibrato. Sperimentate con entrambi gli attrezzi e trovate la combinazione più adatta alle vostre esigenze, e ricordate che l’importante è divertirsi e impegnarsi nel percorso verso una quotidianità più attiva.

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Quali Attività Praticare per Bruciare i Grassi

In questa guida vediamo quali sono le migliori attività per bruciare i grassi.

Ellittica

Questo macchinario simula i movimenti eseguiti nello sci di fondo, per dettagli sul funzionamento è possibile vedere questa guida su Ellittica.net. Si tratta di uno dei migliori esercizi per bruciare i grassi perché vi permette di utilizzare un grande numero di cellule muscolari, aumentando nel frattempo la temperatura corporea. Se vi esercitate a un’andatura tranquilla potete entrare nella zona di consumo dei grassi, superati i 45 minuti di pratica continua — cui dovete arrivare in maniera graduale. Questo esercizio non sottopone le gambe né i piedi ad alcun impatto col terreno e vi permette di correre senza alcun problema il giorno dopo.

Vogatore

Esistono vari tipi di vogatori. Alcuni fanno lavorare le gambe in maniera troppo intensa per essere usati in un giorno di riposo dalla corsa, ma la maggior parte dei modelli vi permette di utilizzare diversi gruppi muscolari, sia nella parte superiore del corpo che in quella inferiore. Come nel caso dell’ellittica, potete esercitarvi per tutto il tempo che volete, basta arrivarci in maniera graduale. I vogatori migliori fanno lavorare un gran numero di cellule muscolari, aumentano la temperatura corporea, e possono essere usati per più di 45 minuti di seguito — e questo li rende degli ottimi macchinari per bruciare i grassi.

Cyclette

Praticare il ciclismo al chiuso (con una cyclette) è un’attività fisica che brucia più grassi del ciclismo all’aperto, perché aumenta un po’ di più la temperatura corporea — in quanto non potete godere dell’effetto rinfrescante del movimento d’aria generato quando si va in bicicletta all’aperto. I principali muscoli che vengono usati nel ciclismo, sia al chiuso che all’aperto, sono i quadricipiti — che si trovano sulla parte frontale e superiore delle cosce —e quindi, rispetto agli esercizi praticabili con il vogatore e l’ellittica, il numero totale di cellule muscolari impegnate nell’attività ciclistica è minore.

Camminare

Camminare è un’attività fisica che può essere praticata per tutto il giorno. Secondo me è un esercizio che “brucia i grassi celatamente” perché è così facile aggiungere centinaia di passi in più, specialmente in piccole dosi. Camminare è anche un eccellente esercizio di allenamento incrociato — se il tempo è brutto, si può camminare su un tapis roulant. Ma evitate assolutamente di camminare compiendo passi troppo lunghi.

Quali attività consumano più calorie

Il numero di calorie bruciate durante l’uso di un ellittico, un vogatore, una cyclette o durante una camminata dipende da vari fattori, tra cui il peso corporeo, l’intensità dell’esercizio, la durata dell’allenamento e il livello di forma fisica. Ecco una stima approssimativa delle calorie bruciate in 30 minuti per ciascuna attività, basata su un individuo di 70 kg (154 libbre):

Ellittica: L’uso di una macchina ellittica può bruciare tra 270 e 400 calorie in 30 minuti, a seconda dell’intensità dell’esercizio. Allenamenti ad alta intensità bruceranno più calorie rispetto a quelli a bassa intensità.

Vogatore: L’allenamento con un vogatore può bruciare tra 210 e 310 calorie in 30 minuti, a seconda dell’intensità dell’allenamento. Il vogatore coinvolge sia la parte superiore che quella inferiore del corpo, rendendo l’allenamento più completo e dispendioso in termini di calorie.

Cyclette: Andare in bicicletta su una cyclette per 30 minuti può bruciare tra 210 e 420 calorie, a seconda della resistenza e della velocità di pedalata. Allenamenti ad alta intensità o con maggiore resistenza bruceranno più calorie.

Camminata: Camminare per 30 minuti può bruciare tra 90 e 200 calorie, a seconda della velocità e dell’inclinazione. Camminare a un ritmo più veloce o su un terreno inclinato brucerà più calorie rispetto a una camminata lenta su un terreno pianeggiante.

Bisogna notare che queste stime sono indicative e possono variare da individuo a individuo. Per ottenere una stima più precisa del numero di calorie bruciate durante queste attività, è possibile utilizzare un calcolatore di calorie online o un’app per il monitoraggio dell’esercizio fisico, che tenga conto del peso, dell’età, dell’altezza e dell’intensità dell’allenamento.

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Quali Sono gli Sport Acquatici più Popolari

Come ogni estate che si rispetti arrivano le mode sportive che, proprio in virtù del loro destino già scritto, sono destinate ad essere di passaggio. Certo, non tutti gli sport dell’estate hanno avuto vita breve visto che qualcuno è rimasto ben scolpito nel cuore di molti e ogni qualvolta la bella stagione fa capolino sui nostri mari detti sport tornano prepotenti alla ribalta.

L’estate è dunque un periodo perfetto per testare, in un certo senso, la fattibilità e il fascino dei nuovi trend del momento. E l’estate sarà ricordata per essere stata il banco di prova del Flyboard e dell’Hoverboard. Di cosa si tratta? Forse qualcuno sarà rimasto colpito vedendo in televisione una pubblicità di una nota marca di telefonia: qui si intravedevano degli uomini in acqua con una sorta di armatura e grandi tubi che permettevano loro di librarsi in aria e di tuffarsi da grandi altezze, fare piroette e capriole. Ebbene, questo è il Flyboard, uno sport tanto folle quanto divertente. Lo si pratica con una sorta di jet pack con dei propulsori attaccati ai piedi, il tutto legato ad una moto d’acqua. In questo modo si riesce ad essere quasi un supereroe che vola e nuota come mai era successo fino ad ora. Inventato dalla Zapata Racing di Frank Zapata, campione francese di jet sky, il Flyboard sfrutta l’acqua per avere forza propulsiva per lanciarsi oltre i 10 metri di altezza. Tramite il jet pack e la moto d’acqua i grossi tubi aspirano l’acqua ed è possibile muoversi al pari di Superman.

L’altro sport estivo, trend del momento, è l’Hoverboard, anch’esso partorito dalla Zapata Racing. Se il Flyboard ha già riscosso tantissimi consensi in giro per il mondo e sta pian piano ritagliandosi il suo spazio nell’estate italiana, l’Hoverboard è invece praticamente neonato e spera di sfruttare il successo del suo predecessore. Esso sfrutta la stessa tecnologia del Flyboard, lo stesso sistema propulsivo, sebbene vada a sfruttare tale potenza in una maniera leggermente diversa. L’Hoverboard infatti assomiglia molto ad un surf con propulsioni, attirando in questo modo tutti coloro che l’estate non possono fare a meno della tavola. Con l’Hoverboard si possono raggiungere i 25 km/h di velocità e fare balzi in aria fino a 5 metri.

Molto popolare è anche il SUP, che si pratica con una tavola simile a quella da surf, stando in piedi e utilizzando una pagaia apposita per la propulsione.

Ma se le nuove tendenze estive non vi entusiasmano, oppure non siete disposti a sborsare i soldi necessari per acquistare Flyboard o Hoverboard (si parla di circa 5.000€ solo per il sistema propulsivo), allora dedicatevi a quegli sport estivi intramontabili come il beach volley, il beach soccer, i racchettoni, il beach tennis, il frisbee. Se volete provare qualcosa di nuovo dedicatevi allo speedminton, un gioco che si basa sul badminton e che si pratica con un racchetta e una pallina particolare chiamata speeder. La si deve colpire senza farla mai cadere a terra. Gioco divertente e che permette di bruciare molte calorie, soprattutto se praticato in spiaggia.