In questo ultimo periodo Marianna sta sostituendo alla grande il ruolo del Calzinaio Matto, diventando sempre più fonte inesauribile di ispirazione per i miei post. E non lo fa apposta, è solo che passiamo talmente tanto di quel tempo insieme che per forza di cose alla fine c’entra sempre con quello che mi capita.
Giusto l’altra sera mi ha chiamata alle 20,30 mentre stavo per infilarmi sotto la doccia, pregustandomi la cena che avrei da lì a breve consumato in lingerie e maglietta a gambe incrociate sul divano, per dirmi se mi fosse andato di aiutare il destino nel rincontrare “per caso” il tipo di cui vi ho parlato qualche post fa, quello con cui i tempi coincidono anche quando non faccio niente per farli coincidere.
La ragazza ci sa fare! Mi ha presa per la gola e giusto il tempo di passare il rimmel e infilarmi un paio di jeans aderenti – quelli chiari, ovviamente – che ho sostituito subito il divano con una sedia del locale. Il parcheggio, come è ovvio che sia quando decidi di abbinare un tacco 12 sotto al solito jeans con il quale invece indossi la scarpa bassa per andare a lavoro, l’ho trovato a migliaia di chilometri dall’appuntamento e mentre camminavo tutta concentrata sulla mia ricerca dell’equilibrio – no, non mentale, a quello ci ho già rinunciato qualche mese fa – mi sbucano da dietro due ragazzini con berretto da baseball in testa e jeans con cavallo basso, e uno di questi se ne esce: “Ah bella topolona!”.
A me? No, dico, a me! Ma mi ha vista bene? Sembro tipa che fa passare lisce uscite del genere? E infatti nemmeno il tempo di finire la frase, che mi sono voltata e con gli occhi di una furia l’ho fulminato seduta stante, tanto che si è dovuto trattenere i pantaloni per non rimanere in mutande. Vi faccio accontentare dell’immagine di questa scena e vi evito di sintetizzare anche l’accompagnamento verbale al mio sguardo.
Lì per lì mi sono voltata e dopo qualche secondo non ho più pensato all’accaduto, anche perché, come potete immaginare, una volta arrivata al locale ho avuto altro a cui pensare! Il giorno dopo, però, mi sono svegliata con questo pensiero in testa e una domanda martellante nel cervello, a cui non sono ancora riuscita a dare risposta. E dato che nessuno potrà soddisfare la mia curiosità se non i protagonisti seriali di queste scenette becere e surreali, vi annuncio a chiare lettere che il prossimo tizio che proverà a fare un fischio nella mia direzione, o a mandare baci con la bava alla bocca, o a commentare con un “ah gnocca”, non verrà malamente insultato – promesso – ma lo avvicinerò con tutta la calma di questo mondo per porgli la fatidica domanda, quella che ogni donna si è posta almeno una volta nella vita ma non ha mai avuto il coraggio di fare, ossia: “dimmi la verità, oh tu uomo che sei conferma vivente della teoria che derivate dai cavernicoli, ma nel tuo score di acchiappi, sempre che non sia ancora fermo al numero zero, quanta percentuale di riuscita hai mai ottenuto con questo tuo metodo che osare definire rozzo, straziante, becero, volgare e offensivo è solo un eufemismo? E dimmi sempre la verità, te ne prego, esistono al mondo donne, e dico donne non presunte tali, che si sono mai voltate a lasciarti il loro numero di telefono al suono del tuo fischio?”
E nel frattempo che mi capiterà l’occasione di sciogliere questo nodo cruciale e di essere così eletta prima paladina dei dubbi femminili verso il mondo “uomini che incontri per strada e vorresti schiacciare come fossero scarafaggi e non sollevare il piede dalla loro faccia finché non diventi moquette da marciapiede”, per pensare ad altro vi racconto il piatto che ci ha offerto il tipo col quale i tempi coincidono e che anche quando non lo fanno interviene Marianna ad invitarlo a mangiare con noi per prendersi un attimo di pausa!
RISOTTO DI MORE E LAMPONI
Ingredienti per 4 persone:
– 320 g di RISO arborio
– 1 SCALOGNO
– 1/2 bicchiere di SPUMANTE
– 1 litro di BRODO VEGETALE
– 40 g di BURRO
– 250 g di LAMPONI
– 200 g di MORE
– 4-5 foglioline di MENTA fresca
– 40 gr di PARMIGIANO
– SALE
Preparazione:
1) tagliare finemente lo scalogno;
2) frullare insieme le more e i lamponi, lasciandone da parte qualcuno per guarnire;
3) fare un litro di brodo vegetale (anche usando il dado va benissimo) e lasciarlo in caldo sulla fiamma bassa;
4) far rosolare lo scalogno in una casseruola con il burro e le foglioline di menta
5) una volta rosolato, aggiungere il riso
6) far tostare ben bene il riso, a questo punto versare 1/2 bicchiere di spumante
7) fate rapprendere ed evaporare lo spumante e solo dopo iniziare a versare un pò di brodo, poco alla volta.
8) ricordarsi di girare sempre il riso per evitare che si attacchi al fondo della casseruola
9) a metà cottura, versare la frutta frullata e continuare a girare
10) lasciate cuocere finche’ il tutto non avra’ la consistenza di una crema
11) poco prima di spegnere il fuoco, aggiungere l’altra metà delle fragole tagliate a pezzettini
12) ancora due minuti ed il risotto è pronto
Molto semplice.