Il viscoelastico, meglio noto come memory foam, è un materiale sviluppato alla fine degli anni Sessanta per assorbire le sollecitazioni subite dagli astronauti in fase di lancio: la sua struttura a cellule aperte reagisce alla pressione e al calore del corpo, deformandosi lentamente e distribuendo il peso in modo uniforme. Quando questa tecnologia è approdata nel settore dei materassi ha rivoluzionato la sensibilità del sonno, introducendo una superficie capace di accogliere le curve corporee senza controspinte rigide. Per comprenderne davvero i pro e i contro occorre tenere presente che la schiuma viscoelastica è solo uno degli strati che compongono il sistema letto: il risultato finale dipende dal supporto sottostante, dalla densità della lastra e dal microclima della stanza in cui si dorme.
Indice
- 1 I benefici di un abbraccio calibrato su spalle, lombari e articolazioni
- 2 Isolamento del movimento e quiete di coppia
- 3 Un alleato per chi soffre di allergie ambientali
- 4 Il rovescio della medaglia: termoregolazione e accumulo di calore
- 5 Rigidità dinamica e difficoltà nei cambi di posizione
- 6 Odore di primo utilizzo e composizione chimica
- 7 Longevità condizionata da densità e manutenzione
- 8 Rapporto qualità-prezzo e sostenibilità ambientale
- 9 Sintesi e criteri di scelta consapevole
I benefici di un abbraccio calibrato su spalle, lombari e articolazioni
Il primo vantaggio che gli utenti notano è la riduzione dei punti di pressione. Poiché il viscoelastico cede gradualmente sotto le parti più pesanti, come spalle e bacino, la colonna vertebrale si mantiene in asse senza aree di compressione capace di ostacolare la circolazione sanguigna. Ne risulta un minor numero di micro-risvegli: chi dorme sul fianco, per esempio, non deve girarsi di continuo per liberare la spalla dall’intorpidimento. Anche le articolazioni colpite da artrite o dolori post-operatori traggono sollievo da questo sostegno “paziente”, che accoglie senza forzare rimbalzi elastici.
Isolamento del movimento e quiete di coppia
Un secondo pregio è la quasi totale assenza di propagazione delle vibrazioni. La struttura cellulare del viscoelastico assorbe l’energia cinetica, così quando una persona si rigira o scende dal letto l’altra avverte solo un’onda attenuata. Questo scenario piace alle coppie con ritmi di sonno diversi, oppure a chi condivide il materasso con bambini che raggiungono il letto a notte fonda. Al contempo, la risposta lenta evita il classico effetto “trampolino” caratteristico di alcune molle tradizionali e mantiene stabile la superficie.
Un alleato per chi soffre di allergie ambientali
La schiuma viscoelastica non possiede intercapedini fibrose dove possano proliferare polvere o acari; la pulizia periodica con un semplice aspiratore dotato di filtro HEPA riduce ulteriormente la carica allergenica. Inoltre, molti produttori aggiungono al memory foam additivi antibatterici o rivestono la lastra con tessuti trattati agli ioni d’argento, migliorando l’igiene generale del microambiente notturno. Sebbene questi trattamenti non sostituiscano una corretta aerazione quotidiana della camera, rappresentano un vantaggio concreto per chi presenta rinite allergica o asma.
Il rovescio della medaglia: termoregolazione e accumulo di calore
Il punto debole più citato del viscoelastico riguarda la gestione della temperatura. La stessa struttura che avvolge il corpo limita la fuoriuscita del calore e la circolazione d’aria, generando un microclima spesso percepito come caldo e poco asciutto, soprattutto nelle estati umide o in case con scarso ricambio d’aria. Le moderne lastre infuse con gel refrigerante o con canali di ventilazione riducono parzialmente il problema, ma in climi mediterranei resta consigliabile l’uso di coprimaterassi traspiranti e reti a doghe ben distanziate per facilitare l’evaporazione dell’umidità corporea.
Rigidità dinamica e difficoltà nei cambi di posizione
La reazione lenta del materiale, apprezzata per l’effetto avvolgente, diventa uno svantaggio per chi si muove di frequente durante la notte o preferisce superfici reattive. La schiuma viscoelastica impiega qualche secondo per ritornare alla forma originaria quando il peso si sposta, creando la sensazione di “affondamento” che può ostacolare gli spostamenti rapidi. Le persone robuste o con mobilità ridotta potrebbero trovarsi a compiere sforzi extra per alzarsi dal letto, specie se la lastra è molto spessa e a bassa densità.
Odore di primo utilizzo e composizione chimica
All’apertura dell’imballo sottovuoto è comune avvertire un odore leggermente dolciastro, dovuto ai composti organici volatili rilasciati dalla schiuma appena espansa. Il fenomeno, detto off-gassing, si esaurisce di solito in ventiquattr’ore con adeguata ventilazione, ma può risultare fastidioso per chi è sensibile agli odori o soffre di emicranie. Optare per materassi certificati Oeko-Tex o CertiPUR-US garantisce la conformità a limiti severi in materia di emissioni, riducendo il rischio di inalare sostanze non gradite nel lungo periodo.
Longevità condizionata da densità e manutenzione
Un memory foam di qualità, con densità superiore ai quarantacinque chilogrammi per metro cubo, mantiene prestazioni costanti per otto-dieci anni; versioni più leggere tendono a formare solchi permanenti nel giro di tre o quattro stagioni di utilizzo intenso. La manutenzione incide: ruotare il materasso testa-piedi due volte l’anno distribuisce l’usura, mentre una base uniforme impedisce cedimenti localizzati. Tuttavia, i modelli in viscoelastico restano più sensibili alle variazioni termiche rispetto ai sistemi a molle, mostrando irrigidimento in camere fredde e maggiore cedevolezza in locali surriscaldati.
Rapporto qualità-prezzo e sostenibilità ambientale
Il costo di un materasso viscoelastico medio-alto supera quello di un tradizionale a molle, a causa della tecnologia di produzione e delle certificazioni necessarie. Sebbene il comfort sia spesso superiore, l’esborso iniziale può risultare impegnativo. Dal punto di vista ecologico, inoltre, il memory foam deriva da poliuretani a base petrolchimica: il riciclo è complesso e le possibilità di smaltimento eco-compatibile sono ancora limitate. Alcuni marchi stanno introducendo bio-polioli ricavati da oli vegetali, ma la percentuale rinnovabile resta minoritaria.
Sintesi e criteri di scelta consapevole
Il materasso viscoelastico offre un’esperienza di riposo caratterizzata da sostegno personalizzato, riduzione dei punti di pressione, silenziosità e isolamento dal movimento altrui. In cambio richiede attenzione alla termoregolazione, preferenza per superfici stabili e tolleranza a una risposta lenta. Chi soffre di dolori muscolo-scheletrici o disturbi del sonno legati a compressioni troverà beneficio immediato, mentre persone calorose o con necessità di cambiare posizione di frequente dovrebbero valutare modelli ibridi con strato superiore in memory e anima a molle insacchettate. Come sempre, provare il materasso per qualche minuto non basta: molti rivenditori offrono periodi di prova di trenta o cento notti, un tempo prezioso per capire se l’equilibrio fra vantaggi e svantaggi si adatta davvero alle proprie abitudini di riposo.
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